sabato 29 dicembre 2007

SEI PERSONAGGI IN CERCA DI EDITORE

Questa estate non è stata solo l'estate di Eternopolis, dove gli autori hanno potuto elaborare le idee alla base dela serie, ma anche l'estate in cui gli stessi autori si sono dedicati ad altri progetti, tra questi quello di Willy Monkey (di cui potete vedere un'immagine). Il progetto è stato scritto da Francesca Da Sacco e Daniela Zaccagnino per i testi (con la collaborazione sul piano creativo di Michela Da Sacco), e disegnato sempre da Francesca, con Nicola Zanni e Roberta Pierpaoli (dello staff di Eternopolis) e con Michele Buscalferri e Michele Arcangeli, mentre ai colori c'è un'altra nostra conoscenza Marina Iovine, con Ivan Annibali.
Il progetto è ormai pronto e Willy Monkey e i suoi amici non aspettano altro che un editore interessato a loro!
F.Da Sacco(d)/I.Annibali(c)

venerdì 7 dicembre 2007

COVER CRONACA COMICS 2


Ecco la copertina di Cronaca Comics#2, la cui uscita è prevista il 9 Febbraio 2008 presso la fiera di Milano Novegro. Il disegno è di Giuseppe De Luca, su colori di Ketty Formaggio. Contiene oltre all'episodio breve di Eternopolis "Farfalle Verdi!", storie inedite di Galaxies, Lost Paradise e Gothic, già presenti sul precedente numero della rivista contenitore, con l'aggiunta del già avviatissimo Than Dai e il nuovo Gli Scorpioni, di Da Sacco e Bonanno. Il tutto presso Ed.Cronaca di Topolinia.

giovedì 29 novembre 2007

La PRIMA e L'ULTIMA: Farfalle Verdi!


Tavola 1 in "Farfalle Verdi!" di Roberta Pierapaoli.



Tavola 8 in "Farfalle Verdi!" di Roberta Pierapaoli.



"Farfalle Verdi!" sarà disponibile a Marzo su Cronaca Comics#2 presso Edizioni di Cronaca di Topolinia.

giovedì 8 novembre 2007

ANTEPRIMA: "Farfalle Verdi!"

Tavola 2, di Roberta Pierpaoli in "Farfalle Verdi!",
Cronaca Comics n.2 (Marzo 2008).


Clicca sull'immagine per ingrandirla.

lunedì 5 novembre 2007

LUCCA, ANNO 2007

Terza tappa dell'Eternia. Lucca Comics è sicuramente una delle fiere più importanti d'Italia (se non la più importante) ed è stata piuttosto importante anche per noi che abbiamo potuto confrontarci con il pubblico, incontrare altri autori di Cronaca di Topolinia e non solo, ma anche parlare e ammirare diversi disegni di aspiranti "viaggiatori a bordo". Se disegnate e pensate di avere uno stile adatto ad Eternopolis vi invitiamo a inoltrarci le vostre prove alla nostra mail.

Intanto, una foto del nostro staff al completo per i più curiosi.

Foto di Nonthousand aka Gino Marchetti.

sabato 20 ottobre 2007

BOLOGNA, ANNO 2007

Seconda tappa per l'Eternia sulla penisola italiana. Ancora molti complimenti, ma anche tanti buoni consigli da seguire. Vi inviatiamo a fermarci allo stand di Cronaca di Topolinia e fare due chiacchiere con noi, non può che farci piacere.

E a proposito di consigli, da qualche tempo in edicola (soprattutto quelle toscane) trovate il numero 10 de L'Insonne, una testata che noi autori di Eternopolis apprezziamo e ammiriamo moltissimo, abbastanza da essere diventati un po' "insonni" anche noi! Quella che potete vedere qui è un "mese" dell'anno del calendario di Daniele Stadella, tutto dedicato a Desdemona Metus, deejay fiorentina, nonchè protagonista de L'Insonne.

giovedì 4 ottobre 2007

MILANO, ANNO 2007

L'Eternia è finalmente atterrata. Milano è stata la prima tappa del suo lungo viaggio, ma si prevedono altre destinazioni tra non molto (e non mancheremo di aggiornarvi). I dati ci dicono che Cronaca Comics ha venduto bene e ai primi lettori di Eternopolis è rimasta la sensazione di volerne sapere di più. Proprio quello che volevamo. La fiducia nel nostro prodotto c'è e non possiamo che esserne felici. Scriveteci alla nostra mail oppure partecipate alle discussioni sulla mailing list YATTAAA, la nostra lista di riferimento!



Per ALTRI MONDI consigliamo un po' di buona satira e un viaggio tra le coscienze irripetibile: Crazy Tribe di Mirulla e Sol Mirror di Cresti e Baldanza.


giovedì 13 settembre 2007

MASCHERE e GALAXIES



C.T.D.* di Infinitopolis, 04.25 ora terrestre:

" Al Cominconvention di Milan, in contemporanea a Cronaca Comics#1(in cui è contenuto Eternopolis), approdano anche altre due serie nel mondo del fumetto. Parliamo di Maschere, che è al suo primo numero e rientra piacevolemente nel genere supereoistico, ma tutto made in Italy, e poi Galaxies con il suo secondo attesissimo volume, in stile space opera da non perdere! Il tutto è reperibile presso lo stand di Cronaca di Topolinia nei giorni 29 e 30 di settembre. Qui le copertine."

*Centro Trasmissione Dati di Infinitopolis

mercoledì 29 agosto 2007

COMICONVENTION e CRONACA COMICS#1: l'approdo dell'Eternia

"Il 29 e 30 settembre 2007 a Mliano, al Quark Hotel, ci sarà una nuova edizione del Comiconvention, una delle fierie fumettistiche più importanti d'Italia. In questa occasione potrete finalmente acquistare il primo numero di Cronaca Comics (al prezzo di copertina di 6 euro, ma se fate attenzione potrete usufruire di qualche sconto!). Nella rivista comparirà, finalmente, il primo numero di Eternopolis "il Ragazzo delle Stelle", disegnato e inchiostrato da Nicola Zanni. L'episodio è composto da 8 pagine, con una storia autoconclusiva, ma che apre diverse porte al futuro; interrogativi che verrano ripresi sull'albo seriale (interamente dedicato ad Eternopolis), previsto ad Aprile 2008 dal titolo "Il Risveglio degli Dei".
Che dirvi di più? Vi aspettiamo allo stand di Cronaca di Topolinia, per i vostri commenti ma anche per strappare qualche disegno ai nostri bravissimi disegnatori, Nicola e Roberta (Pierpaoli).
Buon viaggio. Daniela Zaccagnino."

domenica 12 agosto 2007

LA LUCE AZZURRA

La noia cominciava a farsi sentire. Dopo Giove nessuna novità di rilievo aveva entusiasmato i passeggeri dell'Eternia e gli Scienziati erano diventati sempre più avari nelle piccole e insignificanti comunicazioni di servizio che tormentavano di tanto in tanto gli autoparlanti: nozioni tecniche, certo, come la posizione esatta dell'astronave in quel momento nello spazio ma anche tante altre cose di cui Martia si era sempre curata poco e che invece avrebbero potuto interrompere per un attimo l'immobilità in cui si ritrovava.
L'immobilità, già. Naturalmente ora non ci faceva più caso, ma in viaggio nello spazio, non ci si sente come dentro un aereo, affatto. Nessun rumore dall'esterno, certo, ma neanche la sensazione di essere realmente in viaggio. L'impressione era quella di essere sospesi in un quadro dipinto di blu, insieme alle stelle, punti luminosi che solo alle volte si avvicinano. Proprio come quella stella che stava osservando da un po'. La sua luce era una luce diversa, azzurra, quasi accecante.

Era ormai quasi al settimo mese di gravidanza e se prima i suoi stati umorali si alternavano a quelli degli altri, ora sembrava essere davvero l'unica a agitarsi: ansia, depressione, stati tra la incomprensione e la incompentenza, tutto frutto di una insensata paura. E' tutto fin troppo normale, le disse a suo tempo uno dei medici, uno psicologo improvvisato "preparto". Quando lo sbalzo d'umore si faceva sentire, però, era difficile sospingerlo lontano, in un ambiente in cui i volontari (scelti dallo stesso medico psicologo e del suo piccolo staff) anche se non erano relitti umani, erano liberi da qualunque legame, passato, presente e futuro. Non c'era nessuno insomma (intendeva nello specifico, una donna già madre) con cui confrontarsi sull'argomento e tranquillizzarsi.

La stella, la sua luce azzurra era sempre più intensa. L'Eternia le si stava avvicinando. Dalla velocità con cui diminuiva la distanza tra lei e la stella, evidentemente non era così immobile come Martia credeva.

Ma come fare?- Si chiedeva Martia. Ogni pensiero si contorceva su se stesso. Quanto tempo sarebbero rimasti sospesi così nello spazio? Sarebbe mai finita? Sarebbe morta lì dentro in quelle mura di metallo? E suo figlio? Sarebbe stato più fortunato? Sarebbe stato sano? Sarebbe stato intelligente...?

La luce azzurra, aveva un che di... ipnotizzante. Gli scienziati non avevano comunicato ancora nulla e questo nella sensazione di estraniazione che Martia provava nel guardare la stella, le procurava un certo disagio. Forse non era l'unica che non riusciva a muoversi, a non distogliere gli occhi dalla luce azzurra.

L'Eternia resto nell'orbita della Stella Azzurra per diversi giorni prima di abituarsi alla sua luce ipnotizzante e poter riprendere la sua normale attività di viaggio. Il curioso fenomeno non intaccò i viaggiatori, almeno così parve. Qualcuno degli scienziati invece pensò bene di attribuire all'influenza della Stella Azzurra, un curioso fenomeno che cominciò di lì a poco (con la nascita del figlio di Martia!) e che accomunò tutti i bambini nati da quel momento in poi per i successivi 25 anni sull'Eternia. Nascendo, restavano dell'età di 9 mesi straordinariamente a lungo. Nessuno invecchiò, in verità, durante il viaggio, come era presumibile (secondo diverse teorie scientifiche sullo scorrere del tempo nello spazio) ma Len, il figlio di Martia, restò addirittura così, anche dopo l'atterraggio dell'Eternia e fino ai 12 anni successivi. Qualcosa di simile succedeva anche agli altri ragazzi, ma lui, Len, cominciò a crescere per davvero solo nel 2082 della datazione terrestre. Aveva, a pensarci bene, un segno tangibile che mostrava la sua vera "età": i suoi capelli; erano bianchissimi come di chi ha attraversato decenni dentro una astronave e aspettato il momento giusto per vivere su Eternopolis. Prima che tutto cominciasse.

sabato 14 luglio 2007

LE INDIGENI


Disegni di Roberta Pierpaoli, colori di Marina Iovine.
Clicca sull'immagine per ingrandirla.

2079. Da anni i neocoloni terrestri stanno lavorano per edificare la loro città, la futura Eternopolis. Nonostante le difficoltà, l’entusiasmo non abbandona i volontari dell’Eternia (...).

Fino a quel momento gli stessi hanno creduto di essere gli unici abitanti sull'asteroide, invece presenze invisibili, li osservano silenziose: sono le indigeni del posto, esseri molto, ma molto simili a farfalle, ma dalla insolita pigmentazione, che aspettano solo il momento giusto per comparire. Il momento è quasi arrivato.

lunedì 2 luglio 2007

RIMINICOMIX 2007

"Segnaliamo la presenza nel giorno 21 di Luglio presso gli stand di Cronaca di Topolinia di Nicola Zanni (a breve impegnato con le 32 tavole del primo episodio di Eternopolis - serie!) e di Roberta Pierpaoli ( disegnatrice alle prese col secondo episodio breve d Eternopolis "Farfalle Verdi!") di RiminiComix 2007. I due disegnatori, insieme a tutto lo staff di Cronaca di Topolinia, saranno disponibili a disegnare e parlare con voi dei loro progetti in corso e naturalmente anche di Eternopolis! http://www.riminicomix.com/
Buon viaggio!"

domenica 1 luglio 2007

NELLE NEBBIE DI IO

L'atterraggio fu più indolore della partenza. Martia spostò lo sguardo verso l'esterno, cercando, oltre il finestrino dell'Eternia, qualcosa di riconoscibile. Nebbia. Una fittissima nebbia. Non vedeva ad un palmo di naso. Si spinse comunque con lo sguardo oltre, ma invano. Nonostante tutto, era un incanto quella foschia bianca.
L'autoparlante bofonchiò qualcos'altro poi si ammutolì, quando Martia si voltò, non trovò più nessuno nella hall. Forse per l'eccitazione si erano tutti catapultati fuori da lì, dimenticandosi di lei. Sorride e si diresse verso la porta. Avrebbe fatto lo stesso.

"Posso uscire anch'io?" chiese timidamente ad uno che forniva le tute spaziali. Lui la guardò, in volto, poi lo sguardo scivolò sulla sua pancia. No, che non poteva nasconderlo, quindi valeva la pena dire la verità. Lui ci pensò un attimo mettendo una mano sul mento, come se quel gesto gli conferisce una certa autorità.

"D'accordo! Ma se non le dispiace l'accompagno io!".

Indossò il casco alla fine. La tuta spaziale era piuttosto aderente ma non le procurava alcun fastidio. Suo figlio sembrava divertirsi all’idea, muovendosi scatenatissimo in pancia.

La nebbia. Adesso da vicino, sembrava nascondere mille segreti, oggetti terrestri ormai dimenticati e forme vagamente umane che la scrutavano.
Chiuse gli occhi. Doveva essere la stanchezza, eppure la gravità era più bassa di quella all'interno dell'astronave, oppure l'ossigeno della bombola, non poteva saperlo. Ricordò la Terra, i prati verdi, la pioggia sottile e continua. Il ricordo di casa era piacevole, le dava serenità, quella che le serviva per affrontare quella incosciente esperienza.

"Come si chiama quest'asteroide?" sibillò nel casco.
"Asteroide? Siamo scesi su una luna di Giove, siamo su IO!" si sentì rispondere.
"Come? Io avevo capito che..."
"Sì. Si sono accorti che l'asteroide non --"

La trasmissione si interruppe sul più bello. Martia riaprì gli occhi. Si voltò. Del suo accompagnatore non v'era traccia. L'unica cosa che vedeva era la nebbia che per un attimo le sembro ancora più fitta. I suoi movimenti furono rapidi, ma questo non l'aiuto a ritrovare quel ragazzo. Il bianco della foschia sembrava entrarle nella tuta spaziale e infine la colse la paura più pallida.

"miodio"

Portò la mano sul pancione e cercò un qualsiasi un punto di riferimento utile. Poi percepì una musica insolita. Tentò di affinare l'udito, cercando di distinguerne i suoni. Aveva studiato musica per diversi anni, ma lei era svogliata, si affidava volentieri proprio a quell'udito per eseguire velocemente gli esercizi e togliersi quel peso di dosso. Ascoltò meglio. Non era una scala conosciuta. Gli intervalli tra i vari suoni erano, come dire, sospetti. Forse c'erano addirittura dei suoni intermedi tra i toni e i semitoni, che non venivano mai utilizzati nella musica classica occidentale. Quel che le rimase da analizzare infine fu che si trattava di una cantilena: le parole non erano molte, anche se ripetute all'infinito e non erano terrestri, nemmeno quelle.

Ad un tratto dalla nebbia sbucarono delle figure umanoidi, sottili, lanciate verso l'alto, con dei grandi occhi grigi. Alieni. No l'aliena era lei, quella era la loro casa, era lei l'intrusa, lei e il suo bambino.

Aveva il terrore negli occhi, ma quel canto, che proveniva da quelle curiose bocche appena distinguibili dalle guance, tutto sembrava meno che ostile. E quelle figure, a pensarci bene sembravano delle donne, per via di quelle specie di mammelle. Non ci aveva fatto caso oppure avevano appena cominciato: le femmine di quella pianeta dondolavano su se stesse, come in una danza appena accennata, come se, sì, stessero cullando un bambino. Un attimo dopo l'accerchiarono e la danza divenne un girotondo, ritmico, mentre quel canto insolito non accennava a fermarsi.

Poi quelle umanoidi si fermarono e un briciolo di paura tornò sul volto di Martia. Tutte insieme fecero un gesto, che le sembrò qualcosa come un inchino, o un saluto sempre molto sommesso: posarono le loro mani lunghe, di 6 dita, sulla sua pancia e poi scomparvero, nella nebbia, indietreggiando.

Martia restò incredula ancora qualche minuto, o così le parve. Realizzò quel che era successo solo quando il suo accompagnatore e altri due uomini la ritrovarono.

"E' qui! Finalmente! L'abbiamo cercata per ore!"
"Mi dispiace, non so come ho fatto a perdermi."
"Non importa, quel che conta è averla ritrovata! Andiamo! L'Eternia sta per ripartire!"
"Ripartire?"
"Sì, gli scienziati non pensano che questo sia il posto che stavano cercando per i loro esperimenti!"
"Capisco…"

Martia non disse più niente e niente a proposito di quella specie di allucinazione, ma seguì, senza pensare ad altro, i tre uomini ansiosi per lei. Eppure non poteva sbagliarsi: quel canto particolarissimo le risuonava ancora in testa e non poteva esserselo inventato, non con dei suoni ed intervalli così, che non aveva mai sentito.

Prima di risalire sull'Eternia si voltò per scrutare la nebbia fittissima. Non vide niente e quasi se ne dispiacque. Un attimo dopo, dall'Eternia, provò ad interpretare quel sogno ad occhi aperti.
Nessuno aveva ancora parlato di avvistamenti di indigeni, né di aver ascoltato canti o visto danze.
Lo aveva sognato certo, oppure la spiegazione era un’altra. Quelle erano donne di IO, con una conformazione simile alla quella dei mammiferi, e, alla stregua di una tribù arcaica, forse avevano soltanto eseguito un rito che facevano tra loro per ogni donna prossima a partorire, in segno di buon auspicio.

L'Eternia ripartì, il decollo fu più o meno uguale a quello avvenuto sulla Terra, solo che ora Martia pensava a suo figlio e a tutte le forme di vita che poteva contenere un Universo talmente sconosciuto.

martedì 5 giugno 2007

LA CASTA DEGLI SCIENZIATI


"Sul punto più alto della città, c'è un palazzo, forse più simile ad un castello, dove dimorano gli scienziati, coloro che organizzarono il viaggio dell'Eternia e, una volta arrivati sull'asteroide, fondarono Eternopolis. Il viaggio durò circa 30 anni, ed è da 30 anni circa che esiste Eternopolis. Gli scienziati nel frattempo formarono un nucleo sociale a sè e, a lungo andare, divennero più divini che terreni: una casta. Nessuno degli abitanti sa chi siano nella realtà e a nessuno verrebbe in testa di salire quelle millescale che li separano da noi, solo per curiosità. Bisogna andarci per un motivo ben preciso. E i nostri piccoli eroi, a breve, ne avranno uno. Per questo abbiamo deciso di mostrarvi altri due di loro: sono Iree e Kiu, che una volta erano... beh, più di due amici. Vi siete già accorti però che queste due immagini sono a colori. Ringraziamo Marina Iovine, per questo, perchè ci ha regalato questa piccola emozione. E chissà, se la Casta degli Scienziati vorrà, forse anche Marina diventerà una passeggera di questo viaggio appena cominciato.
Buon viaggio e buona lettura!" Daniela Zaccagnino

domenica 20 maggio 2007

L'ABBANDONO, IL VIAGGIO, L'ARRIVO


















Tavola 1 di Nicola Zanni de "Il Ragazzo delle Stelle".
Clicca sull'immagine per ingrandirla.

giovedì 10 maggio 2007

Ai Lettori - Viaggiatori: Cronaca Comics

"Quella che potete qui ammirare è l'immagine di copertina (disegnata da Giuseppe De Luca) di Cronaca Comics, la rivista che include il primo episodio di 8 tavole di Eternopolis, intitolato "Il Ragazzo delle Stelle" e disegnato da Nicola Zanni, il creatore grafico della serie. Cronaca Comics è pubblicato presso Cronaca di Topolinia e prevede altre storie di testate già edite e non, come Galaxies e Sol Mirror.
Buon viaggio e buona lettura!"
Daniela Zaccagnino

sabato 28 aprile 2007

NEL VIAGGIO

Un fruscio uscì dagli autoparlanti, in un'ora insolita. La vita all'interno dell'astronave si era regolarizzata. Erano ormai trascorsi 7 mesi e 12 giorni quando l'Eternia aveva salpato e lasciato la Madre Terra. Una donna sui trent'anni si era seduta su uno dei sgabelli ergonomici, stanca e con un certo affanno nel respiro. Era ormai all'ottavo mese, non sospettando lontamente di essere incinta prima di imbarcarsi, altrimenti... Chissà, forse, se lo avesse saputo, non avrebbe fatto un gesto così azzardato, di offrirsi volontaria per la spedizione. Ma chissà se non avesse fatto la scelta giusta, invece.
Forse aveva salvato se stessa e suo figlio. Infondo sull'astronave si viveva bene, c'erano la maggior parte dei confort e poi con lei, che rappresentava la continuità della vita fatta a persona, erano tutti molti gentili.

Stava pensando probabilmente a tutto questo, mentre alzava istintivamente lo sguardo verso uno degli autoparlanti, in attesa del comunicato dell'astropilota.

"A tutti i viaggiatori dell'Eternia. E' stata individuato un asteoride non classificato della fascia attorno a Giove con caratteristiche conformi a quanto necessario per la Terraformazione. L'arrivo a questo asteroide è previsto tra 2 ore terrestri e 6 minuti".

Martia credeva di non aver capito bene, si voltò verso gli altri presenti nell'abitacolo in cui si trovava e si accorse che anche loro avevano uno sguardo tra lo smarrito e l'incredulo e si guardavano esattamente allo stesso modo, tra loro, come stava facendo lei.
La voce non era quella di uno dei astropiloti che di tanto in tanto avvertivano di quella scia di meteoriti dispettose o altre cose di cui non sapeva nemmeno l'esitenza prima di salire a bordo, che richiedevano di allacciare le cinture. No, era quella di uno del gruppo degli "Scienziati", lo si capiva dall'intonazione della voce e da una leggera erre rotante.

"Faremo un sopralluogo intorno all'asteroide, per controllare la veridicità dei dati ora in nostro possesso."

Lo Scienziato disse altre parole di nozioni tecniche che Martia dimenticò l'attimo dopo averle sentite, mentre le ultime erano palesemente dei convenevoli. La comunicazione si interruppe, lasciando un alone di sospensione. La donna si guardò ancora attorno e lo sguardo incredulo degli altri si trasformò, dopo i primi silenzi, in compiacenza e un ragazzo, di origine latina, esultò per la notizia.

Martia si toccò la pancia, accarezzandola. Un gesto istintivo che spesso voleva dire "ti proteggo", stavolta era più qualcosa come "stiamo arrivando" e chiuse gli occhi, e, rilassandosi sullo sgabello ergonomico, ascoltò gli schiamazzi dei giovani latini nello scompartimento.
Un sorriso disteso le si era appena formato sulle labbra.

lunedì 12 marzo 2007

FUGA DALLA TERRA

Anatoli Tatoupolos, professore di Storia Recente,
Scuola Centrale di Eternopolis "Leonardo Da Vinci":


" Il 1° Marzo del 2036 l'astronave Eternia parte dalla Terra, seguendo di poche ore l'astronave Infinita. A bordo risultano circa 5.000 passeggeri, esclusi gli adetti ai lavori e il corpo degli
scienziati che hanno organizzato il viaggio. Trattandosi di un esperimento, uno dei tanti per sfuggire dall'impatto del Meteorite (che di lì a poco avrebbe raggiunto il suolo terrestre) tutti i passeggeri sono saliti a bordo volontari (...). Delle altre astronavi partite nei giorni precedenti, si sono perse subito le tracce. L'Infinita è stata l'unico punto di riferimento durante il viaggio dell'Eternia al di fuori del Sistema Solare (...).
Cosa sia successo davvero alla Terra dopo l'arrivo del Meteorite non possiamo saperlo, siamo troppo lontani da lei e troppo preoccupati a cercare i nostri simili finiti chissà dove nello Spazio(...)."